Dunque, credo che cronologicamente si debba partire dalla nascita. Sono nato a Casale Monferrato (Alessandria) il 25 aprile del 1966 e la mia infanzia felice l'ho passata in un paesino di duemila abitanti che si chiama Candia Lomellina. La mia salvezza è stata la passione per la musica, mio unico interesse oltre ad altri due di cui il secondo è il calcio. Lettura,viaggi, cinema, teatro sono arrivati intorno ai trent'anni: fino ad allora ero un'analfabeta totale, ora sono un semianalfabeta con uno spirito di adattabilità credo molto sopra la media.
I giorni della musica
David Bowie è in assoluto l'artista che ho amato di più. A 16 anni sono andato in onda in radio per la prima volta. Era Top Italia Radio, all'inizio degli anni '80 il primo network italiano. Ovviamente, il primo pezzo che ho passato, un minuto dopo aver goffamente salutato, è stato "Heroes", un meraviglioso 45 giri in vinile con copertina in bianco e nero. Un anno dopo facevo la mia prima serata in discoteca e da lì sono cominciati quattro anni fantastici fra radio e serate. Nel 1986 ho fatto il servizio militare, come tutti quelli della nostra generazione, a Savona. Ma non potendo vivere senza radio per un anno, sono finito a lavorare Radio Savona Sound: la sera, gli altri in libera uscita e io in radio a mettere Cure e Joy Division, col direttore che mi chiamava in diretta per chiedermi di cambiare, chè a Savona nell''86 già gli Spandau Ballet erano avanguardia.
I giorni degli affari
Finita la naja finita la storia. La radio non era un lavoro "serio", bisognava mettere giacca e cravatta, prendersi il pezzo di carta che assicurava il futuro. Per questo sono diventato ragioniere. Ancora oggi, quando ci penso, mi scappa un sorriso tra il tenero e l'isterico, e subito me ne dimentico. Però all'epoca, visto che ormai giacca e cravatta ce le avevo, cominciai a vendere enciclopedie. Durò due anni, il tempo medio di tutti i miei lavori. C'era una cosa assolutamente interessante in quel lavoro: si vendeva con il cosiddetto metodo Grolier, bisognava cioè imparare un "copione" a memoria e adattare la presentazione all'interlocutore, dall'avvocato al muratore: una sorta di recita per un solo spettatore! Ne ho vendute una valanga e sono stato promosso. Mi hanno mandato a Milano, ma dopo sei mesi ho lasciato: "recitare" nella provincia piemontese era un'altra cosa. A quel punto ero nella Metropoli e non sapevo fare assolutamente nulla. Bene, mi sono detto: ho il curriculum giusto per fare l'edicolante, un mestiere che in fondo non impegna più di tanto, a meno che tu oltre a stare nel chiosco dalle sei di mattina alle sette di sera, non vada anche girando tutti i locali notturni della Milano da bere. Comunque, allo scadere dei due anni, lasciai la gestione dell'edicola nelle mani di un tipo che venne poi arrestato per spaccio di droga. Leggero e rilassato, ero nel mio primo anno sabbatico, quando si rifanno vivi quelli delle enciclopedie: "Marco, mi fanno, ma sai che la tecnologia è fantastica? Ora le enciclopedie si mettono su cd e si vendono insieme a un computer!". Beh, mi feci, vuoi che non spenda due anni a vendere sta roba tecnologica? Lo faccio, e divento amico del tecnico programmatore: mi insegna a usare un computer, che non sapevo manco accendere, e dopo due anni passiamo alla concorrenza che paga di più. Ormai siamo coppia fissa io vendo, lui installa. Un giorno finiamo nella casa editrice di un tipo sveglio che ci fa un'offerta: il programmatore deve riorganizzare la divisione informatica, io quella commerciale. I soliti due anni e si cambia settore: ci mettiamo a vendere spazi pubblicitari per guide turistiche... periodo favoloso! Finiscono le guide e ci mettiamo in proprio, lui crea software, io lo vendo. Poi un giorno, però, incontro un vecchio collega che mi fa: "Ma ancora a perdere tempo con il software, il business del futuro è il lavoro interinale!". Mando qualche curriculum e dopo due mesi, all'età di 35 anni, firmo il mio primo contratto da lavoratore dipendente. Dopo 4 mesi, sull'orlo dell'esaurimento, mi propongo a un imprenditore che stava costituendo una nuova società di lavoro temporaneo. Faccio il colloquio in un ufficio con i computer ancora negli scatoloni, al quinto anno litighiamo e andiamo in tribunale: causa di lavoro, un anno a casa a grattarmi la pancia, ma stipendiato.
I giorni della passione
Che faccio? Mah, vediamo un pò come sono gli studi di una radio nel 2005. Mando qualche mail, un folle mi risponde e mi dice: "Fai uno stage da noi, ti do un regista e vai in onda la sera in diretta dalle 22 alle 24". Nasce cosi L'altra musica , programma che ho fatto per tre anni consecutivi, il cui promo viene registrato da un giornalista lucano su un telefonino, mentre la sigla la fa un consulente di KPMG, che in realtà è un musicista sotto copertura. A quel punto però, ascoltandomi, mi rendo conto di parlare con un accento tra il piemontese e il milanese che manco negli avanspettacoli di provincia. Sono a un passo dalla depressione, quando un tipo informato mi consiglia il corso di dizione al Centro Teatro Attivo di Milano: una delle notizie più preziose che mi siano mai state date! Lì conosco un mondo fantastico di gente meravigliosa che fa le cose con passione e che non ha minimamente idea di cosa vogliano dire profitto, budget, obiettivi, aggredire il mercato, customer satisfaction e amenità di questo tipo, e che vive benissimo lo stesso. Trovo anche un insegnante che si trattiene con noi anche dopo l'orario di lezione e ci spiega le basi della recitazione e, Giuda ballerino!, mi si apre un mondo! E allora posso dire che sdraiato sul tappetino del CTA a fare i rumori del mercato o chissà che altro ho provato una sensazione di libertà fino a quel momento sconosciuta. Finisco quasi per caso sul set di uno spot pubblicitario a fare la comparsa, pensando che la cosa fosse divertente, ma capisco che quanto a considerazione le comparse in pubblicità sono più o meno un gradino sotto i cestini del pranzo. Faccio per andare, quando l'aiuto regista di Giuseppe Capotondi, tale Tommaso (me lo ricorderò finché campo) chiede di me al capogruppo delle comparse. Mi chiedono se voglio fare, per uno spot che si girerà nei giorni successivi, quello che in gergo si chiama figurazione speciale. Ovviamente ho accettato e ho cominciato a scoprire le regole di questo mondo. Ho continuato a fare il corso di recitazione, oltre ad alcuni seminari, ho preso parte ad alcuni cortometraggi realizzati dagli studenti della scuola di cinema, per fare un pò di esperienza, ho partecipato a diverse docufiction Rai e Mediaset, ho partecipato al cast de "La partita più importante della stagione" premiato come miglior corto straniero al Los Angeles Film Festival, ho interpretato il ruolo di Teseo in “Midnight (mare) Summer Dream” secondo premio del pubblico al Festival Internazionale di Regia Teatrale “Fantasio” Piccoli.
Nel 2011 sono stato scelto per interpretare il ruolo di un imprenditore italiano in "The China Story" la più importante produzione televisiva dell'estremo oriente degli ultimi anni, che verrà vista da circa un miliardo di persone. Il 2012 è stato un anno dedicato alla produzione di "Direzione: CONTROVENTO", spettacolo scritto con l'amico Carlo Ponta e Andrea Mainardi, con la regia di Claudia Barbieri, che il 25 gennaio ha debuttato all'auditorium Dialma Ruggero di La Spezia.
Negli ultimi anni ho partecipato a diverse serie tv come "Romanzo Criminale2" "Benvenuti a Tavola" "Ho Sposato uno Sbirro 2" "Provaci ancora prof 5" "Furore" "Alex & CO".
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